Paolo Diacono: il grande scrivano longobardo

Monaco a Montecassino, Paolo Diacono fu uno degli intellettuali piú brillanti dell’VIII secolo. Di lui conosciamo la straordinaria opera di storico, preziosa testimonianza sul popolo venuto dal Nord, ma poco sappiamo della sua vita di studioso e di religioso. Salvo la traccia fornita dall’epitaffio posto sulla sua tomba…

[…] Può sembrare paradossale, trattandosi di uno storico, ma, se si escludono le poche notizie sparse nelle sue opere, Paolo Diacono non ha lasciato molte testimonianze scritte su di sé. Eppure la sua Historia Langobardorum in sei libri, l’opera grazie alla quale è giustamente piú celebrato, è di fatto la principale – se non, a volte, l’unica – fonte su molte vicende del popolo al quale apparteneva per antica origine, i Longobardi. Incerta è anche la sua data di nascita, generalmente collocata intorno al 720 per il solo fatto che, essendo precettore di Adelperga, figlia dell’ultimo re Desiderio e sposa del duca Arechi II di Benevento nel 758, doveva avere almeno una ventina d’anni piú di lei.
Nacque a Cividale del Friuli, come detto, probabilmente intorno al 720. Poco si sa a proposito della sua famiglia, se non che – ed è uno dei rari casi in cui ci informa egli stesso – giunse in Italia al seguito di re Alboino, quando questi, abbandonando la Pannonia, varcò le Alpi nella primavera del 568. […]

di Elena Percivaldi

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